In tantissimi ti avranno detto che nel marketing estetico (o nel marketing generale) una tra le cose fondamentali, immancabili, insostituibili è l’inserimento della call to action.
Sai, quelle frasette “clicca qui”, “guarda qua”, “fai swipe up”? ecco, proprio quelle.
Non è difficile fare caso al fatto che su ogni piattaforma social veniamo costantemente bombardati con richieste di questo tipo che si presentano a fine video, come la famosa frase “se il video ti è piaciuto, clicca qui!”, oppure con il link alla fine di un post che rimanda alla landing page con scritto “se hai trovato il contenuto interessante, accedi alla mia offerta” e credimi potrei andare avanti per ore, ho un intero arsenale pieno di esempi di frasi tipiche per la call to action.
Ma cara estetista, ora ti dico una cosa che ti sembrerà strana, forse addirittura difficile da digerire: questo tipo di CTA (call to action) alla fine di un contenuto, che ha richiesto molto tempo, sforzo fisico e concentrazione per essere progettato ed elaborato, è completamente inutile.
Dico sul serio, totalmente insensata.
La corretta call to action
L’obiettivo intrinseco di un contenuto, soprattutto un video, non è quello di portare un utente a fare il “clicca qui”, “vai qua”, “fai questo” ecc… ma semplicemente fare in modo che le persone guardino, fruiscano dei tuoi contenuti e li trovino tanto interessanti da volerne di più.
Se fai un video che, ad esempio, parla di come fare l’esfoliazione della pelle a casa, il tuo obiettivo non è che le persone vadano da un’altra parte, ma che ascoltino fino alla fine quello che tu dici nel video e che magari replichino i tuoi insegnamenti a casa.
Questo perché una call to action davvero efficace, una vera “chiamata all’azione”, la si ottiene quando facciamo quello che noi vogliamo che le persone facciano.
Quindi se stiamo dando un consiglio su come fare la beauty routine corretta a casa, il nostro obiettivo sarà che le persone facciano questo, non che visitino una pagina di vendita.
Parola d’ordine: trasparenza
Attenzione! questo non significa che non possiamo o non dobbiamo chiede alle persone di visitare la nostra pagina di vendita se è quello che vogliamo che facciano.
La cosa più apprezzata e fondamentale da trasmettere alle persone che ci seguono è la trasparenza.
Se vogliamo che le persone vengano a provare il nostro servizio struttureremo il nostro video o il nostro post con una proposta ed una call to action che fin da subito chiede agli utenti di compiere quella determinata azione.
La proposta dovrà essere esplicitamente dedicata, in questo modo apparirà onesta e senza filtri, non una vendita sotto copertura.
Ricorda una cosa: se le persone si accorgono che quello che stiamo dicendo nel video è una televendita, scappano, non cliccano.
Anche tu che stai leggendo questo articolo, cara estetista, ti sentiresti “presa in giro” se ti mettessi qui in fondo alla pagina la chiamata all’azione che ti porta ad iscriverti al mio corso, sbaglio?
Il mio obiettivo infatti, scrivendo questo articolo, è solo quello di darti dei consigli utili per farti raggiungere una comunicazione marketing estetica il più possibile efficace e permetterti di ottenere risultati sempre più positivi per il tuo centro estetico.
Solo così contribuirai a creare uno rapporto di fiducia tra te ed i tuoi utenti, che magari diventeranno i tuoi prossimi clienti.
Conclusione
La call to action non è una firma da inserire alla fine di ogni contenuto che crei, ma uno strumento versatile da sfruttare solamente quando serve, senza cercare incessantemente di vendere i tuoi servizi alle persone che ti seguono.
Bene, adesso se questo articolo ti è piaciuto clicca qui sotto e accedi al mio corso… no scherzo.
Daje sempre,
Tony.